Cofidis, Simon Carr spiega i motivi del suo addio alla EF: “Non sono mai riuscito a fare il Tour de France”

Simon Carr ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a firmare con la Cofidis e a lasciare la EF Education-EasyPost. Lo scalatore britannico, che ha firmato col team WorldTour francese un contratto triennale, in occasione della presentazione del suo calendario per la stagione alle porte ha raccontato a DirectVelo i suoi quattro anni con la squadra statunitense e anche le ambizioni che ha per questo suo ritorno in Francia. Il corridore 26enne è infatti cresciuto ciclisticamente proprio in squadre Continental e Professional francesi e proprio per questo vuole a tutti i costi correre il Tour de France.

Erano contenti di me. La situazione era adatta a loro, gli piaceva il fatto che avessi questo ruolo di corridore che si esibisce in gare di livello inferiore, che vinca tappe, che ottenga punti UCI… Era comodo anche per me. Era una grande squadra, con un’ottima atmosfera. Non ho nulla da dire al riguardo. Me ne sono andato bene – ha raccontato Carr sui suoi anni alla EF – Ho iniziato molto bene con il primo anno con loro [nel 2021, ndr], ma l’anno successivo sono stato molto disturbato da malanni e cadute. Da quel momento in poi, non ho più avuto la fiducia della squadra per partecipare alle gare più importanti. Ho recuperato nelle corse minori, vincendo quattro volte nel 2023. Speravo quindi di andare al Tour de France nel 2024, visto quello che avevo fatto l’anno precedente. Inoltre, ero l’unico ‘francese’ della squadra. Ma all’EF non sono mai riuscito a fare il Tour, quindi me ne sono andato”.

La stagione difficile appena vissuta dalla Cofidis è uno dei motivi che hanno fatto esitare il britannico a dire addio alla EF. “Ho esitato ancora molto, soprattutto perché mi trovavo in una situazione confortevole all’EF, ero molto felice nella squadra. Quando ho saputo che non avrei fatto il Tour, mi sono detto che dovevo cambiare. Inizialmente avevo intenzione di rimanere lì, dovevo solo firmare il prolungamento del contratto – ha spiegato lo scalatore classe 1998 – Per la Cofidis, ho parlato con altri corridori. So che non è andata molto bene per la squadra nel 2024, ma voglio decidere da solo di provare qualcosa di diverso, avendo fiducia nelle mie capacità di ottenere risultati migliori di quelli ottenuti finora. Per me è una grande opzione, sono felice di essere qui”.

Con la maglia della Cofidis Carr non vede l’ora di prendersi delle responsabilità e vestire i panni del leader, anche nelle corse più importanti. “Sì, penso di averne le capacità. Ho anche la possibilità di essere un ottimo compagno di squadra in montagna in un’altra formazione. Ma ora ho 26 anni ed è arrivato il momento di mettermi alla prova nelle grandi corse. Quest’anno l’obiettivo della squadra sarà quello di rimanere nel WorldTour. Quindi ci sarà la questione dei punti UCI”.

Il calendario 2025 del britannico è già in gran parte delineato. “Personalmente, ho intenzione di guadagnare punti vincendo le corse, allo stesso livello di quanto ho già fatto con EF, ma non solo. Questo sarà l’obiettivo fin dalle prime gare della stagione in Spagna [GP Castellon, Clasica Valenciana e due gare del Challenge Mallorca, ndr], ma anche in Francia con il Ventoux, se si farà, la Route d’Occitanie, il Mercan’Tour Classic, il Tour du Doubs, il Tour du Jura… Spero di giocarmi la vittoria in queste corse. Ma allo stesso tempo, ho anche intenzione di esibirmi a livello WorldTour alla Strade Bianche, alla Volta a Catalunya, al Giro di Romandia… Sono corse in cui voglio giocare per la classifica generale, per mettermi alla prova. Al Tour de France voglio puntare a una vittoria di tappa“.

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